Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

mercoledì 9 giugno 2010

14 giugno, Palermo: Convegno Diritto di critica e Conflitto sociale tra Mitologie e Libertà di ricerca

DIPARTIMENTO STUDI SU POLITICA, DIRITTO E SOCIETA'
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO

DIRITTO DI CRITICA E CONFLITTO SOCIALE
TRA MITOLOGIE E LIBERTA' DI RICERCA

Palermo, 14 giugno 2010
Piazza Bologni 8, Aula Sturzo, ore 16

Introduce e coordina
Fulvio Vassallo Paleologo

Partecipano
Giovanni Abbagnato (Cooperativa Solidaria)
Totò Cavaleri (Laboratorio ZETA - Palermo)
Alessandro Dal Lago (Università di Genova)
Vincenzo Guarrasi (Università di Palermo)
Marco Pirrone (Università di Palermo)

Seguirà il dibattito tra i partecipanti ed i relatori

Due disegni di legge, apparentemente distanti tra loro, stanno attaccando contemporaneamente il diritto di critica ed i saperi critici, sovvertendo i canoni della legalità costituzionale. Il provvedimento sulle intercettazioni telefoniche sanzionerà il libero esercizio del diritto di informazione, non solo dei giornalisti ma di tutti i cittadini, mentre l'ennesimo tentativo di riforma delle università, oltre ai pesanti tagli di bilancio, produrrà l'abbattimento del sistema pubblico degli atenei italiani, con l'aumento delle tasse, la precarizzazione del corpo docente, e la emarginazione del pensiero critico.

In questo quadro si diffonde la strumentalizzazione di figure simboliche in lotta contro il male, contro le mafie, come in passato contro il terrorismo, in modo da comunicare ai cittadini valori trasversali di legalità e di impegno solidale, valori che poi vengono costantemente contraddetti dai decisori politici. Anche in alcune forze di opposizione la omologazione culturale al nuovo assetto di poteri sembra prevalere sulla capacità di produrre conflitto sociale e ci si affida ai nuovi eroi della legalità per colmare il vuoto della proposta politica e l'assenza di una vera capacità di aggregazione. La mitizzazione dell'eroe solitario rischia così di fare passare in secondo piano i movimenti e la loro conflittualità diffusa, repressa sempre più duramente da interventi delle forze di polizia.

Come osserva Alessandro Dal Lago in un suo recente intervento, “la trasformazione di Saviano, a sinistra, in icona del bene contro il male (rappresentato dal crimine organizzato) sposta il conflitto politico in una dimensione morale e moralistica fondamentalmente diversiva e consolatoria. Una dimensione illusoria, in cui - ma questa è solo un'ipotesi - molti scaricano le frustrazioni di una sinistra che in buona parte non è più rappresentata, oppure è impotente di fronte al trionfo della destra. Ecco allora che il conflitto è evacuato, che tutto (dalla questione del lavoro all'ignobile condizione delle nostre carceri o al razzismo imperante) viene minimizzato o comunque messo in secondo piano. Ed è inevitabile se, in nome della legalità, ci mettiamo a priori dalla parte dell'ordine, politico o simbolico che sia”.

Su questi temi, e sulle possibili vie da praticare per difendere la libertà di informazione, il diritto di critica e l'autonomia del sistema universitario pubblico, i relatori promuoveranno un confronto con il pubblico che parteciperà all'iniziativa.

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