Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

lunedì 8 febbraio 2010

Prato come test dell'applicazione della circolare Gelmini sul tetto agli stranieri

I dati dell'Osservatorio scolastico provinciale, elaborati da Asel, dimostrano che la circolare non cambia la situazione. Giorgi: "Sono altri gli strumenti utili all'integrazione."

Prato, 5/2/2010

L'applicazione della circolare Gelmini nel mondo della scuola pratese non modifica la situazione attuale, mantenendo sostanzialmente invariata la composizione delle classi degli studenti. E' quanto emerge dall'analisi del rapporto dell'Osservatorio scolastico della Provincia di Prato presentato oggi dalla vicepresidente della Provincia Ambra Giorgi insieme al ricercatore Asel che ha condotto lo studio, Paolo Sambo.

"L'analisi dell'impatto della circolare a Prato può essere definita un test per la sua inutilità – ha detto Giorgi – siamo la provincia con la seconda maggiore incidenza di alunni stranieri in relazione alla popolazione scolastica e nonostante questo il tetto del 30% non viene superato nelle classi, se non in rare eccezioni. Le vere politiche che favoriscono l'integrazione sono semmai altre come l'applicazione del protocollo per l'accoglienza, a tutt'oggi unico in Italia, che mette a disposizione risorse e fa dialogare una rete ampia e integrata che coinvolge ragazzi, famiglie, scuole ed enti. Quello che serve sono ulteriori strumenti e risorse per potenziare e diversificare le strategie d'inserimento."


La circolare del Ministro Gelmini con le disposizioni contenute nelle "Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana", inviata alle scuole in vista delle prossime iscrizioni, prevede che nell'anno scolastico 2010/2011 il numero degli alunni stranieri in ciascuna classe non potrà superare il 30% del totale degli iscritti. Ci sono due deroghe: nel computo del tetto non rientrano i figli di cittadini stranieri nati in Italia e gli studenti che, pur essendo nati all'estero, siano in possesso di "adeguate conoscenze linguistiche". L'analisi dei dati presentati questa mattina da Giorgi e Sambo dimostra che su tutto il territorio provinciale solo in una classe prima elementare su 110 e in cinque classi prime medie su 99 verrebbe superato il tetto del 30% di alunni stranieri (esclusi i nati in Italia). Più articolata invece la situazione nella scuola superiore: il limite del 30% di studenti stranieri per classe - esclusi solo i nati in Italia - viene superato in 22 casi su 95 (cioè nel 23% delle classi prime). Ma il dato scende notevolmente se si tiene conto della carriera scolastica dei ragazzi, che in gran parte vantano una permanenza di almeno tre anni nel sistema scolastico pratese, periodo di tempo per il quale è facilmente presupporre il possesso delle conoscenze linguistiche richiamate dalla circolare. In sostanza a Prato, pur in assenza della circolare Gelmini, il criterio di "distribuzione armoniosa" degli alunni già viene rispettato grazie al buon senso dei dirigenti scolastici.

I NUMERI - Nell'anno scolastico 2009/2010 gli alunni con genitori stranieri sono 6.036 su un totale di 33.338 iscritti, per un'incidenza del 18,1%. La percentuale più elevata si registra nelle scuole medie (21,4%) con 1.497 alunni dei quali 431 sono nati in Italia (il 29%) e 1.066 nati all'estero (71%). Al secondo posto le elementari, con 2.365 alunni stranieri su 11.453 (20,6%) mentre nella scuola dell'infanzia si sono iscritti 1.060 bambini stranieri rispetto ai complessivi 5.768 studenti (il 18,4%). Infine nelle scuole superiori l'incidenza scende al 12,2% con 1.114 alunni stranieri rispetto ai 9.108 iscritti.

C'è da considerare che nella scuola primaria fra gli alunni cosiddetti stranieri ben il 68% è nato in Italia, situazione che si inverte nelle classi di ordine superiore. Se alle medie il 71% di studenti stranieri è nato all'estero, alle superiori la percentuale cresce fino all'89,2%.

GLI ISTITUTI SUPERIORI – In questo ordine gli alunni stranieri rappresentano il 12,2% del totale degli iscritti, di questi circa la metà (547, pari al 49,1%) è concentrato nelle prime classi (esprimono il 21,4% della popolazione scolastica). In prevalenza gli alunni stranieri si iscrivono a un istituto professionale (40%), seguono istituti tecnici (36,6%) e licei (23,3%).

SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE – Nella scuola primaria si contano 2.365 alunni stranieri (il 20,6% del totale degli iscritti) dei quali 1.601 (il 68%) è nato in Italia. Nella scuola secondaria di primo grado si contano 1.497 alunni stranieri (il 21,4%), di cui 431 nati in Italia (29%) e 1.066 nati all'estero (71%).

LE PRINCIPALI CITTADINANZE – Sono i cinesi (2.605 unità, 43,2%) a rappresentare la maggioranza di alunni stranieri nelle scuole della provincia pratese, seguono nell'ordine albanesi (1.301 unità, 21,6%), marocchini (433 unità, 7,2%), rumeni (422 unità, 7,0%), pakistani (5,0%), bengalesi (1,4%), nigeriani (1,4%), peruviani (1,1%) e tunisini (0,9%). Le cittadinanze rappresentate nella scuola pratese sono complessivamente 88.
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