Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

lunedì 21 dicembre 2009

1° marzo 2010: Primo sciopero degli stranieri


Si comincia a parlarne...

L'Agenzia Redattore Sociale alle 10.31 di oggi ha fatto questo lancio:

Facebook: “Primo marzo 2010, sciopero degli stranieri”

lI gruppo, ispirato all’analoga manifestazione francese, ha da oggi un logo, un manifesto e oltre 2.600 adesioni. L'astensione dal lavoro, lo sciopero degli acquisti, o una semplice presenza in piazza sono le modalità indicate. Domenica la prima riunione.

Primo Marzo 2010 Sciopero degli Stranieri

ROMA - Hanno un logo, un manifesto e anche, come il “No B Day” cui si sono ispirati, un colore di riferimento: il giallo. E' il gruppo creato su Facebook “Primo Marzo 2010, sciopero degli stranieri”, che in pochi giorni ha raccolto oltre 2600 adesioni e che oggi, in occasione dell'anniversario della dichiarazione internazionale dei diritti umani, si è collegato con un'iniziativa simile nata nel social network: “Mettiti in Giallo contro il Razzismo”.

“L'astensione dal lavoro, lo sciopero degli acquisti, o una semplice presenza in piazza“, sono le modalità “per far sentire la nostra voce”, indicate nel manifesto pubblicato ieri sera dai creatori del gruppo “Primo Marzo 2010, sciopero degli stranieri”. Obiettivo del gruppo è “uscire il prima possibile dal web” per “creare comitati cittadini a stretto contatto con gli immigrati, non sempre collegati al social network”, spiega Stefania Ragusa, ideatrice del Gruppo insieme a Daimarely Quintero, annunciando che la prima riunione sarà domenica a Milano. “L'ispirazione ci è stata data dall'analoga manifestazione organizzata per il prossimo primo marzo in Francia, ma la spinta è giunta anche con il successo del No B Day, promosso principalmente attraverso Facebook”.

Il testo chiede “che la fatica quotidiana degli immigrati impegnati a lavorare nel nostro Paese e per il nostro Paese, spesso in condizioni durissime e in violazione dei più elementari diritti umani, venga riconosciuta e apprezzata” e “che finisca, la politica dei due pesi e delle due misure, nelle leggi e nell'agire delle persone”. Il manifesto specifica come al movimento aderiscano “persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e orientamento politico, immigrati, discendenti di immigrati e autoctoni”, “accomunati dalla consapevolezza di quanto sia importante, da un punto di vista sociale, culturale e economico, l’apporto dell’immigrazione al nostro Paese”.

L'iniziativa "Primo Marzo 2010 Sciopero degli Stranieri" si collega al movimento che da qualche mese, in Francia, sta organizzando lo sciopero degli immigrati per il 1 marzo 2010, ma anche ad altre iniziative simili del passato: “1 maggio 2006 negli Stati Uniti, quando milioni di persone si fermarono per protestare contro il reato di clandestinità e le politiche di esclusione; 20 settembre 1989 a Villa Litterno, sciopero degli immigrati contro il caporalato e la camorra, dopo l'assasinio razzista di Jerry Essan Maslo; 16 maggio 2002, Vicenza, sciopero degli immigrati contro la legge Bossi-Fini». (lj)

10 dicembre 2009

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Pianeta migrante

Il mondo non ha mai registrato cosi' tanti migranti: 240 milioni di persone risultano emigrate all'estero e 700 milioni all'interno del loro Paese per un totale che sfiora il miliardo, ha detto oggi a Ginevra ilresponsabile dell'Organizzazione internazionale per lemigrazioni (Oim), William Lacy Swing. Il responsabile dell'organizzazione ha inoltre messo in guardia dagli stereotipi e dalla criminalizzazione dei migranti ed ha esortato a guardare anche al loro contributo positivo. "I migranti, ha detto Lacy Swing, svolgono un importante ruolo per lo sviluppo dei Paesi dove vivono e nei loro Paesi d'origine." ''Se i 240 milioni di migranti si costituissero in un Paese sarebbero nella lista dei primi dieci. Ed anche in terminidi Prodotto interno lordo, se si pensa agli oltre 300 miliardi di dollari annuali di rimesse dei migranti siamo di fronte ad un fenomeno da non sottovalutare", ha aggiunto in un incontro con la stampa internazionale. Per il capo dell'Oim, una politica dei visti troppo restrittiva rischia in primo luogo di spingere piu' persone nelle mani dei trafficanti. ''La mia piu' grande preoccupazione e' che ci si concentri solo sui rinvii'', ha detto. William Lacy Swing sara' nei prossimi giorni in Italia. ''Stiamo cercando di trovare le vie legali che ci consentano di aiutare il governo a gestire la migrazione, in particolare con i ritorni volontari", ha spiegato.

(fonte: Ansa)

Fonte: Primomarzo, primoscioperodeglistranieri
e-mail: primomarzo2010milano@gmail.com

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