Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

domenica 9 agosto 2009

Badanti di pura razza padana

SATIRA PREVENTIVA

Badanti di pura razza padana, di Michele Serra

Grazie alle nuove norme contro l'immigrazione clandestina molti vecchietti dovranno fare a meno dell'assistenza domiciliare. Ecco un piano autarchico di sopravvivenza.

Grazie alle nuove norme contro l'immigrazione, la piaga delle badanti straniere che tengono in pugno i nostri vecchietti avrà finalmente fine. È pronto un piano autarchico per l'assistenza agli anziani e per la gestione patriottica dei lavori domestici.

Ecco i punti principali.

Autoassistenza Fare a meno della badante è la soluzione più diretta ed economica. Previsto un corso di autogestione per gli afflitti da Alzheimer e demenza senile. Il corso consiste in una lunga serie di nodi, uno diverso dall'altro, fino a un massimo di 20, da praticare su un fazzoletto enorme - quasi due metri quadrati - fornito dal ministero della Salute. Ogni nodo aiuterà l'anziano a ricordare autonomamente quello che deve fare nel corso della giornata. Ancora incerta l'efficacia del corso perché all'esame finale gli anziani avevano dimenticato il fazzoletto a casa.

Badanti autarchiche È ridicolo pensare che una ghanese, una moldava o una ecuadoriana sappiano lavorare meglio di una donna padana. Forte di questa convinzione, la Lega ha lanciato una grande campagna di reclutamento per badanti nostrane. Il bando è stato presentato in una sagra campestre nel cuore della Brianza. Alla mancanza di campi si è supplito pitturando di verde la maestosa distesa di capannoni. Gli oratori hanno esaltato le qualità impareggiabili della donna padana: la dentatura, l'altezza al garrese, la consistenza delle carni, la mansuetudine, la proverbiale resistenza fisica allo smalto per le unghie. Alle selezioni si sono presentate in decine di migliaia, convinte che si trattasse di un reality-show. Chiarito l'equivoco, sono rimaste in due. Hanno chiesto 5 mila euro mensili, grembiule firmato, televisione sempre accesa su Rete 4 e anziano da assistere di età non superiore ai quarant'anni, automunito e celibe.

Ronde Tra le funzioni ausiliarie delle ronde verrà introdotta anche l'assistenza agli anziani e ai disabili. Laddove una ronda oda lamenti e rantoli provenire da una casa, dovrà prontamente intervenire. L'equipaggiamento specifico prevede l'uso di un idrante per pulire rapidamente, e in pochi secondi, non solo l'eventuale incontinente, ma anche l'intero appartamento; un megafono per rivolgersi al non udente e impartirgli le istruzioni governative; un kit per l'estrema unzione, con pratiche confezioni monouso di olio santo e un abito talare da indossare sul posto per rassicurare il morente qualora il prete sia in ritardo. Se il morente non è cattolico, verrà anche sgridato.

Accessori L'industria nazionale offre accessori per anziani altamente qualificati, che le badanti straniere non usavano per pura ignoranza. Si va dal pappagallo disegnato da Giugiaro, con l'imbocco aerodinamico per velocizzare la minzione; al pannolone di Roberto Cavalli, con borchie, ovatta leopardata e chiusura a catenaccio; alla ormai popolarissima Dentiera di Silvio, che il premier regala ai vecchi bisognosi, con l'avvertenza di lavarla bene dopo l'uso perché la dentiera è una sola e va usata a rotazione tra tutti gli aventi diritto. Il governo favorirà con incentivi economici l'uso di questi prodotti, che hanno il vantaggio di far sentire il lungodegente o l'agonizzante partecipe del rilancio economico.

Colf filippine Come segno di apertura, le più meritevoli verranno nazionalizzate e avviate a corsi di rieducazione, gestiti da anziane colf italiane che insegneranno alle inesperte asiatiche come usare il battipanni sul balcone alle sei di mattina cantando 'Granada', come rimanere incinte già al primo mese di lavoro, come friggere nello strutto per un paio d'ore qualunque alimento compresa la frutta fresca. Tutte tradizioni del lavoro domestico italiano da custodire gelosamente.

Fonte: Repubblica L'Espresso del 13 luglio 2009