Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

domenica 26 aprile 2009

14 maggio 2009: conferenza I cibi delle feste






I cibi delle feste

Conferenza di Marcella Croce

Villa Niscemi Palermo

giovedì 14 maggio ore 18


Ogni cibo ha la sua festa e ogni festa ha il suo cibo: nel binomio inscindibile di CIBO e FESTA si racchiude l’essenza stessa della cultura siciliana.
Per i siciliani il cibo ha massima importanza: in una riunione informale fra amici come in un pranzo ufficiale, l’argomento non manca di eccitare gli animi, di rompere ogni tipo di ghiaccio, di sconfiggere ogni inibizione. Mangiare è sempre un atto culturale, dando alla parola cultura quel senso lato che molti le hanno negato. Non una singola isola, ma un agglomerato di isole, quasi un subcontinente, è la Sicilia, dove la geografia e l’aspra natura del terreno hanno per millenni rappresentato una barriera naturale alla circolazione di merci e di idee. Leonardo Sciascia afferma che in Sicilia la festa è il giorno della esplosione esistenziale, dell’es collettivo. Per moltissime comunità piccole e grandi di Sicilia è il momento in cui il siciliano esce dalla condizione di uomo solo per ritrovarsi parte di un ceto, di una classe. Per coloro che ormai risiedono altrove da una o più generazioni, è l’unico modo, in un mondo sempre più globalizzato, per cercare faticosamente di riallacciare le proprie radici. Nel campo culinario molto è sconosciuto anche agli stessi abitanti dell’isola: in Sicilia c’è tutto un universo sommerso di cibi che sono conosciuti solo in una zona, a volte addirittura solo in un quartiere, o che si possono comprare in una singola pasticceria o panificio. Piparelli, ‘nzuddi, pietrafennula, ’nfasciatieddi, ’nfigghiulate, e molto altro ancora: vere e proprie reliquie da conoscere e da preservare.
Ogni siciliano, specie se di una certa età, conserva alcuni di questi misconosciuti brandelli di cultura legati ai propri ricordi d’infanzia o all’esperienza ancora viva del quotidiano. È importante riunire il maggior numero possibile di queste informazioni, per un atto di conoscenza collettiva, e per una speranza di futura memoria.




Marcella Croce ha conseguito il dottorato in letteratura italiana presso la University of Wisconsin-Madison (USA). Ha tenuto conferenze negli Stati Uniti, Giappone e Israele. È giornalista e collabora con il quotidiano “La Repubblica”. Per conto del Ministero degli Esteri ha insegnato italiano all’Università di Isfahan (Iran) e di Kyoto (Giappone). Ha pubblicato vari libri sulle tradizioni popolari siciliane tra cui “Le stagioni del sacro – Almanacco delle feste popolari siciliane”. Con ‘Oltre il chador - Iran in bianco e nero’ (Medusa Milano) ha vinto il 1° Premio di scrittura femminile “Il paese delle Donne”, Roma 2007. Le sue ultime pubblicazioni sono “Eat smart in Sicily” (Ginkgo Press Madison Wi. USA) e “Guida ai sapori perduti” (Kalòs ed. Palermo) che sono stati presentati negli Istituti Italiani di Cultura di Washington, San Francisco e Vancouver.