Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

giovedì 1 novembre 2007

Sicilia, progetto migratorio a lungo termine per il 93% degli immigrati

Dossier Caritas–Migrantes. Sono 107.200, concentrati soprattutto a Palermo, Catania, Messina e Ragusa. Il 42,85 viene dall'Africa. A Lampedusa l'82,2% di tutti gli arrivi via mare in Italia

Palermo – In Sicilia sono 107.200 gli immigrati. Secondo i dati del Dossier Caritas-Migrantes, l’incidenza degli immigrati sul totale regionale sale al 2,1% con una crescita dell’8% rispetto al 2005. Le presenze di stranieri sono concentrate soprattutto a Palermo con 26.400 presenze; Catania, 22.500; Messina, 17.900 e Ragusa, quasi 15.600. Le quattro città siciliane, insieme registrano il 76,7% di tutta la popolazione straniera regolare in Sicilia. Sono però le province più piccole a fare rilevare gli incrementi di percentuale maggiori: Enna ha avuto una crescita della popolazione straniera del 35,9%, Caltanissetta del 34,5%, Ragusa del 26,1% e Siracusa del 23,3%. Il 93,1% degli immigrati regolari che si trovano nell’Isola ha alle spalle un progetto migratorio di inserimento stabile nel tessuto sociale siciliano.

A Trapani si distingue la più alta incidenza di immigrati per motivi di famiglia con il 43% pari a quasi 3.500 immigrati. La presenza femminile in Sicilia è del 48,8% rispetto al 51,2% degli uomini. Per quanto riguarda i minori stranieri in Sicilia questi superano le 18 mila unità e rappresentano il 16,8% degli stranieri regolarmente presenti. 4.800 minori sono a Palermo, circa 3000 a Catania e Messina. Le nascite sono state quasi 1300. L’Africa è il primo continente di provenienza con il 42,8% anche se ha avuto un decremento dello 0,6% .
La provenienza dai paesi europei è del 27,3% e dell’Asia al 24,3%. Gli alunni stranieri sono 11.938 e rappresentano l’1,3% della popolazione scolastica regionale. 15.754 sono stati i nuovi ingressi attribuibili alle quote lavoro del 2006. Nell’Isola si sono avuti 477 sbarchi che hanno portato 21.400 persone. Lampedusa ha avuto l’82,2% di tutti gli arrivi via mare in Italia.

Ha moderato la presentazione Mario Affronti del centro di medicina delle migrazioni. Erano presenti, mons. Nino Caminita, delegato regionale della Caritas Sicilia, Luca Di Sciullo per i dati nazionali, l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo e Vincenzo La Monica della Caritas di Ragusa per i dati regionali. “L’immigrazione in Italia è un fenomeno strutturale - ha detto Di Sciullo - . Gli immigrati sono un’enorme risorsa e ricchezza per il nostro Paese e per questo si devono agevolare i meccanismi di ingresso regolare. L’Italia ha dei ritmi di crescita della popolazione immigrata che in proporzione superano gli Stati Uniti. Oggi siamo con la Spagna il secondo paese europeo per la presenza di immigrati nel nostro territorio”.

“Bisogna vivere insieme e fare tesoro delle culture differenti – ha dichiarato l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo - . Nella mia vita finora ho vissuto in 18 paesi differenti e ho imparato quanto importante sia vivere nel crogiuolo delle culture che si incontrano e si arricchiscono reciprocamente. Né la Caritas né il dossier può risolvere i problemi ma è importante che più forze insieme diano una testimonianza forte alle problematiche che riguardano oggi gli immigrati”. “Dobbiamo aiutare ad educare le comunità cristiane a leggere il fenomeno dell’immigrazione nella giusta maniera. I numeri non sono tutto ma conoscerli in maniera sbagliata può essere molto pericoloso per questo occorre leggerli con molta attenzione”, ha concluso mons. Nino Caminita. (set)

© Copyright Redattore Sociale