Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

martedì 16 ottobre 2007

RE.LA.TE.: immigrazione e integrazione, a Palermo gettate le basi della "città del futuro"

Un convegno svoltosi a villa Niscemi nell'ambito del progetto "Relate" ha messo in evidenza la crescita del numero di studenti stranieri nelle scuole della provincia
(16 ottobre 2007) - L’immigrazione e l’integrazione quale misura necessaria per la costituzione di una società multietnica sono stati oggetto di confronto nel seminario ''La città del futuro: comunità di simili o comunità di diversi?'', svoltosi ieri a Palermo a villa Niscemi.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto pilota C2C Re.La.Te. - Rete di laboratori territoriali i cui partner, per l'area siciliana, sono il Comune del capoluogo isolano, il Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo dei poteri locali e regionali (Coppem), il Centro di studi e ricerche del Meridione (Cresm) e l'Unione degli assessorati.Dopo l’apertura dei lavori, affidata al responsabile del laboratorio territoriale di Palermo, Roberto Mazzarella, numerosi sono stati gli interventi sviluppati dai relatori intervenuti nel corso della mattinata sul complesso fenomeno dell’immigrazione.
Di notevole interesse il quadro ralativo alle scuole del capoluogo isolano, delineato dal dottor Maurizio Gentile, psicologo e coordinatore dell'osservatorio sulla dispersione. I dati forniti dall'osservatorio mostrano che dall’anno scolastico 2002/2003 al 2005/2006, la presenza degli studenti stranieri è più che raddoppiata, passando da 1109 a 2297 minori di nazionalità estera, iscritti in tutta la provincia. La percentuale più alta viene riscontrata tra la scuola materna ed elementare. Molti degli alunni immigrati provengono dal Bangladesh, seguono tunisini e cinesi. Proprio la Cina, in particolare negli istituti secondari di primo grado, concentrati nel centro storico di Palermo è sempre più rappresentata.
Da registrare poi il numero di minori appartenenti alle comunità rom insediatesi nel territorio palermitano. Viene infatti rilevata la presenza di 91 minori così ripartiti: 11 nella scuola dell’infanzia, 73 nella scuola primaria e 7 nella scuola secondaria di primo grado. Gli istituti presso i quali attualmente risultano iscritti sono le scuole De Gasperi e San Lorenzo.
Dall’analisi dei risultati viene fuori un altro dato importante sulla dispersione scolastica degli alunni immigrati, che nella scuola primaria si attesta al 3,38%, mentre in quella superiore di primo grado è del 13,5% e diventa del 15,5% se si volge lo sguardo ai dati forniti dalla scuola superiore di secondo grado.
L’intervento del coordinatore dell’osservatorio scolastico regionale ha anche focalizzato l’attenzione su diverse problematiche, connesse al fenomeno dell’immigrazione, che gli insegnanti delle scuole devono affrontare quotidianamente con gli alunni immigrati. La provenienza, l’identità familiare, le condizioni di vita, il lavoro precario dei genitori, il coinvolgimento di questi minori in attività lavorative, l’esistenza di una condizione di clandestinità dei genitori. La scuola deve infatti conciliare la programmazione didattica con l’alta mobilità degli alunni, l’inserimento di bambini appena arrivati, i ritardi scolastici dovuti alla classe scelta al momento dell’inserimento scolastico, la lingua, la difficoltà di comunicazione con le famiglie, il valore etico attribuito all’infanzia nelle varie culture, la difficoltà nel processo di inserimento e gli effetti connessi allo sradicamento affettivo-culturale. Tutto questo deve essere attuato mediante l’istituzione dell’educazione interculturale che sappia valorizzare l’identità e l’alterità, promuovere la reciprocità quale unica via alla costruzione dell’integrazione, e allontanare la diversità intesa come inferiorità e pericolo sociale con conseguente assunzione, da parte degli insegnanti, del ruolo di mediatori di culture e di diversità all’interno del gruppo classe.
Floriana Cammarata16/10/2007