Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

martedì 16 ottobre 2007

RE.LA.TE.: presentati i risultati relativi ai laboratori territoriali di Palermo, Crotone, Villa San Giovanni Valencia

Le quattro strutture hanno sperimentato nuovi modelli di conoscenza della realtà urbana e della pianificazione urbanistica

(16 ottobre 2007) - In occasione del seminario ''La città del futuro: comunità di simili o comunità di diversi?'', sono stati presentati i risultati conseguiti durante i lavori dei laboratori territoriali realizzati a Crotone, Palermo, Valencia e Villa San Giovanni.
I quattro laboratori hanno sperimentato nuovi modelli di conoscenza della realtà urbana e della pianificazione urbanistica. Ciascun laboratorio ha effettuato uno studio del fenomeno migratorio nel territorio di riferimento, utilizzando una metodologia della partecipazione attiva, in grado di coinvolgere la popolazione locale e le comunità di migranti.
Villa San Giovanni (circa 12.000 abitanti) pur possedendo una presenza di immigrati ancora esigua, costituita poco più di un centinaio di persone, si prepara sin da ora alla costruzione della città del futuro, pensando alla realizzazione di un urban center e ad una pianificazione urbana e dei servizi più adeguata.
Crotone, che ha già una presenza di immigrati piuttosto consistente, circa 3.000 presenze, ha sviluppato una ricerca sociale sulla popolazione immigrata, presentata dal Franco Valerio, responsabile del laboratorio territoriale della città.
Dai dati emerge la presenza di immigrati provenienti soprattutto dall’Est europeo, Romania, Polonia, Ucraina ed Albania, con una significativa presenza di africani (20%) e cinesi (10%). Gli immigrati presentano per lo più un livello scolastico superiore e in gran parte sono di religione cattolica. Un dato interessante che emerge è che nel comune di Crotone gli immigrati risiedono in modo piuttosto uniforme su tutto il territorio, a differenza di ciò che avviene nel comune di Palermo, dove la maggioranza degli immigrati vive in abitazioni, spesso fatiscenti, collocate nel centro storico. In seno alla ricerca sono stati realizzati dei gruppi tematici con la partecipazione degli stessi immigrati che hanno avuto l’occasione di esporre il proprio punto di vista e i propri bisogni, su temi come la casa ed il lavoro. Le principali preoccupazioni mostrate dai migranti in merito alla casa, riguardano la necessità di contratti di affitto regolari, con prezzi più bassi e il miglioramento delle condizioni igieniche e dei servizi (come il riscaldamento) delle case che vengono loro affittate. Il riconoscimento dei titoli di studio è invece uno dei principali ostacoli all’inserimento lavorativo. I gruppi tematici hanno poi avanzato l’esigenza di spazi e momenti di incontro, affinché sia possibile una maggiore conoscenza reciproca tra la popolazione locale e le comunità di immigrati.
Il laboratorio territoriale realizzato a Valencia ha preso in considerazione due ambiti, quello dell’immigrazione rurale e quello dell’immigrazione urbana, affrontando lo studio del fenomeno attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori che nel quotidiano si rapportano con le comunità di immigrati.
I lavoro svolto può costitituire una risorsa preziosa per le amministrazioni dei diversi territori, la conoscenza sviluppata è infatti un indispensabile punto di partenza per affrontare la situazione ed individuare risposte concrete ed adeguate.

Anna Laura Casano16/10/2007

Fonte: http://www.medeu.it/notizia.php?tid=170