Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

martedì 30 ottobre 2007

IMMIGRAZIONE: non siamo invasi!

''Non siamo invasi. 3 milioni di persone non sono una minaccia''
Dossier Caritas-Migrantes. Mons Vincenzo Paglia sul valore del dialogo: "L´unica possibilità che abbiamo per salvare la nostra identità’’
ROMA - "I numeri ci aiutano a capire che l’immigrazione è prima di tutto una grande opportunità per l’Italia" Commenta così monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Commissione episcopale per l’Ecumenismo ed il Dialogo della Cei, il contributo offerto dal dossier statistico Caritas Migrantes per la conoscenza dei fenomeni connessi ai flussi e alla presenza di immigrati nel nostro paese. "Non siamo stati invasi: tre milioni di persone, tra cui 700.000 bambini, non sono certo una minaccia, così come non lo è l´allargamento della comunità europea ad altri stati nazionali", ha detto monsignor Paglia presentando questa mattina a Roma il XVII Rapporto, significativamente intitolato all’"Anno europeo del dialogo interculturale" che sarà celebrato in tutta l´Europa nel 2008.
"L´ignoranza è foriera di conflitti", ha infatti specificato l´esponente della Conferenza episcopale italiana, definendo "l´apertura al confronto" e alla "reciproca conoscenza" come veri e propri "doveri".
"Il dialogo non è una scelta facile né scontata: ma è l´unica possibilità che abbiamo per salvare la nostra diversità, a meno che non pensiamo ad un futuro, assai poco auspicabile, di omologazione. Praticare il dialogo è segno di forza e di maturità culturale: chi ne ha paura, chi teme di perdere così la propria identità, in realtà l´ha già perduta".

Puntare dunque non sull’annullamento ma sulla valorizzazione delle differenze, a partire proprio dalla differenza religiosa. "Il dialogo con altri cristiani è un obbligo della cristianità" ha puntualizzato Paglia, dichiarando pubblicamente di aver accolto con piacere la proposta avanzata dal patriarca della Romania di costituire una diocesi ortodossa a Roma, dove i rumeni costituiscono la comunità straniera più numerosa. "Più problematico il rapporto con l´Islam, inquinato dai virus del fondamentalismo e del terrorismo" ammette Paglia, cogliendo tuttavia alcuni segnali incoraggianti di apertura. La lettera inviata da 138 esponenti islamici a Benedetto XVI e a tutti i leader delle diverse Chiese e confessioni cristiane, "dove per la prima volta la figura di Gesù viene presentata a partire dalla tradizione dei Vangeli e non dal testo sacro di Maometto". Ma anche il successo riscosso dal recente incontro interreligioso organizzato a Napoli dalla comunità di Sant´Egidio: "Ricordo le difficoltà che avevamo nel ´97 a far sedere allo stesso tavolo ebrei e musulmani. A distanza di dieci anni c´è stata invece una gara per essere ripresi nell´atto di stringersi la mano. Queste immagini ci dicono che l´incontro e la convivenza sono possibili". (Ilaria Costantini)

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